venerdì 13 luglio 2012

Chuck Palahniuk: "Rabbia"



Che Palahniuk sia un autore americano particolare e dotato, credo sia noto ai più.
Confesso che all'inizio il suo "Rabbia"  non mi avesse molto colpito a dispetto di "Survivor" o di "Fight Club". Ma alla fine mi venne regalato e ogni sera me ne sono mangiato un po', assaporandolo nel cervello.
All'inizio è un po' disorientante per la struttura narrativa usata: sono tutte interviste agli amici, nemici, conoscenti e compagni di merende che ricostruiscono la personalità, le relazioni e le gesta del protagonista, Buster Casey. La sua vita parte da Middleton, un piccolo borgo nella contea di inculonia, fino ad arrivare nella metropoli. Quindi, data la frammentarietà delle informazioni che il lettore deve elaborare si deve andare piano ma, non appena si comincia a formare il mosaico di questo oscuro quanto curioso individuo, si ha voglia di saperne sempre di più. Da quanto si apprende, il giovane Buster Casey (detto "Rant" per gli amici/nemici perché a quanto si dice la madre, quando era in gestazione e aveva le nausee, vomitava gorgogliando "rant, rant!") era un ragazzo difficile, disadattato e combinaguai. Non atto a conformarsi facilmente, arriverà a partecipare al rito giocoso del party crashing metropolitano, ovvero una gara d'incidenti (tematica quantomeno Ballardiana) a squadre, pur di sbarcare il lunario e trovare un senso alla sua vita.
Ma chi è davvero Buster "Rant" Casey?
E se non fosse mai esistito, neanche per i suoi amici?
E perché dopo il suo ultimo party crashing il suo corpo non è mai stato ritrovato?

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...